Domande e risposte per conoscere al meglio questo evento grave.
1) Cos’è l’arresto cardiaco improvviso (ACI) o morte improvvisa cardiaca
Si parla di arresto cardiaco improvviso (ACI) quando il normale ritmo cardiaco improvvisamente diventa caotico. Il cuore non riesce a pompare il sangue e la vittima collassa, smette di respirare, non risponde agli stimoli e non ha polso. L’utilizzo di un defibrillatore semi-automatico (AED) aiuta a ripristinare il normale funzionamento del cuore.
Una persona ogni 7 minuti muore per morte cardiaca improvvisa, in Italia circa 73.000 all’anno (fonte Istituto Superiore Sanità) pensate quasi uno stadio di S.Siro al completo ! Molte di queste persone possono essere salvate se si interviene precocemente con le compressioni toraciche e la defibrillazione precoce.
2) L’arresto cardiaco e l’infarto sono la stessa cosa?
No. L’arresto cardiaco è un problema elettrico; l’infarto un problema che riguarda la capacità di “pompaggio” del cuore. L’infarto può non essere fatale di per sé ma può a volte indurre un arresto.
3) Chi può soffrire di arresto cardiaco improvviso o morte cardiaca improvvisa ?
Chiunque, in un qualsiasi momento: bambini, adolescenti, atleti, anziani. Anche se il rischio aumenta con l’età e nel caso di problemi cardiaci, una percentuale significativa delle vittime non ha fattori di rischio noti.
4) Qual è il trattamento raccomandato per l’arresto cardiaco improvviso ?
La defibrillazione precoce è l’unico trattamento di efficacia accertata.
Si hanno solo pochi minuti. Entro i 4 minuti le possibilità di sopravvivenza sono circa del 75%. Dopo 10 sono minime.
5) L’AED è complicato da utilizzare?
E’ un apparecchio molto semplice. Può essere utilizzato da chiunque abbia seguito un rapido corso di BLSD (Basic Life Support and Defibrillation)
6) E’ possible commettere degli errori utilizzando un AED (defibrillatore semi-automatico) ?
L’apparecchio dispone di tecnologia sofisticata per l’analisi del battito cardiaco, così che non si possa erogare una scarica se il paziente non ne ha bisogno. In più i comandi vocali e i segnali visivi (pulsanti lampeggianti) guidano l’operatore passo dopo passo.
Nello sport agonistico :
La morte cardiaca improvvisa associata ad attività sportiva è un evento raro ma devastante. Gli atleti competitivi rappresentano un segmento particolare della popolazione generale con uno stile di vita caratterizzato da un vigoroso e sistematico sforzo fisico.
La medicina dello sport ha un ruolo fondamentale nella prevenzione attraverso lo screening clinico e diagnostico nell’atleta
Tuttavia alcuni atleti sono soggetti al rischio di morte improvvisa, di solito a causa di malattie cardiovascolari soggiacenti e prevalentamente insospettabili. (es. Caso del giocatore di calcio Morosini – 2012)
Nel mondo dell’attività non agonistica è comunque FONDAMENTALE il controllo annuale da parte di un medico dello sport (visita clinica non agonistica).
Dott. Luca Cecchetto
Formatore Nazionale BLS-D SALUS ITINERE
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